Whirlpool, Di Maio revoca gli incentivi: l’azienda non chiude
Whirlpool cambia idea. Sembra infatti che la strategia dell’azienda, che prevedeva la chiusura dello stabilimento di Napoli, sia cambiata nelle ultime ore. Galeotte furono le dichiarazioni del Ministro per lo Sviluppo Economico, Luigi Di Maio che questa mattina, in diretta su Rtl 102.5, ha annunciato la revoca di tutti gli incentivi alla Whirlpool perché “non ha tenuto fede ai patti”.
La Whirlpool, dal canto suo, fa sapere che non ha intenzione di chiudere il sito di Napoli nonostante le notizie che si erano rincorse solo pochi giorni fa. Il vicepremier Di Maio, intanto, firma gli atti di indirizzo per il MISE al fine di revocare gli incentivi concessi all’azienda statunitense. Il tutto accade solo 24 ore prima il nuovo incontro fissato proprio presso la sede del Ministero per lo Sviluppo Economico.
E visto che le intenzioni del Ministro erano tutt’altro che velleitarie sembra che sia arrivato il dietrofront dell’azienda che, però, con una nota fa sapere di non aver mai ipotizzato di non ottemperare ai patti sottoscritti con i sindacati.
Il comunicato dell’azienda oggi parla chiaro: “Con rammarico prende atto della dichiarazione rilasciata questa mattina a radio Rtl dal ministro Luigi Di Maio, di voler revocare gli incentivi concessi e di bloccare il pagamento su quelli richiesti, pur non avendo l’azienda mai proceduto ad alcuna disdetta dell’accordo siglato” – e ancora la Whirlpool – “riconferma la centralità dell’Italia e la volontà di continuare a lavorare con tutte le parti coinvolte per trovare una soluzione condivisa. Whirlpool non intende procedere alla chiusura del sito di Napoli, ma è impegnata a trovare una soluzione che garantisca la continuità industriale e i massimi livelli occupazionali del sito”.