Cristo Velato, l’opera di Giuseppe Sanmartino
Giuseppe Sanmartino è l’autore (scultore) del Cristo Velato, la statua custodita nella Cappella San Severo nel Centro Storico di Napoli
Il Cristo Velato, una delle opere più apprezzate del Centro Storico di Napoli, è la principale opera di Giuseppe Sanmartino, scultore napoletano attivo in città nel 1700. Nato a Napoli, proprio nel 1720, l’autore del Cristo Velato, inizia la sua attihttpvità di scultore già a vent’anni anche se delle opere dell’epoca si hanno ben poche notizie. Nel 1747 collabora alla realizzazione delle statue di San Giuseppe e di San Michele Arcangelo nella Cattedrale di Monopoli.
La consacrazione però è proprio con il Cristo Velato. È con questa opera che la fama di Giuseppe Sanmartino cresce a dismisura. L’inizio dei lavori è databile intorno al 1750 quando Napoli si caratterizzava per il grande fervore artistico: Francesco Queirolo e Antonio Corradini collaboravano già alla Cappella Sansevero per volere di Raimondo di Sangro, che proprio in quel periodo volle garantire lustro al proprio casato impreziosendo la cappella.
La altre opere dello scultore del Cristo Velato
Dello stesso periodo sono il Decoro e la Pudicizia, le altre due opere del Corradini presenti nella Cappella Sansevero e alle quali si narra abbia collaborato anche Giuseppe Sanmartino. A seguito della morte di Antonio Corradini, cui fu in origine commissionata la realizzazione del Cristo Velato, fu proprio il Sanmartino a proporsi. Raimondo di Sangro, avendone già apprezzato le dati, affidò ad un trentatrenne Sanmartino la realizzazione di “una statua di marmo scolpita a grandezza naturale, rappresentante Nostro Signore Gesù Cristo morto, coperto da un sudario trasparente realizzato dallo stesso blocco della statua”.
Il Cristo Velato, l’opera di maggior pregio del Sanmartino
Giuseppe Sanmartino, nominato autore e scultore dell’opera, riprese gli studi a partire dai bozzetti del Corradini per realizzare ciò che sarebbe diventato, nel tempo, la principale attrattiva del centro storico di Napoli. Lo scultore napoletano riuscì infatti ad interpretare mirabilmente la volontà del principe di Sansevero proprio grazie alla realizzazione di un velo, perfettamente aderente al corpo e al volto del Cristo, e realizzato con magistrale trasparenza.
Proprio la straordinaria fattura ha, negli anni, contribuito al diffondersi della leggenda del velo: si narra infatti che sia stato realizzato non dallo stesso blocco di marmo ma da una procedura di calcificazione dei cristalli di marmo nel tessuto del velo. In verità il velo è esclusivamente opera del Sanmartino che, nonostante il suo committente fosse abile alchimista, non impiegò poi molto a realizzare l’opera che, risulta realizzata da due blocchi di marmo: il primo per il corpo ed il velo e il secondo per il materasso.