Veduta della città di Napoli dall'alto con il Vesuvio sullo sfondo

Cosa fare e cosa vedere a Napoli gratis

Una visita guidata virtuale tra le cose da vedere, gratis, a Napoli: un viaggio con le indicazioni su almeno 10 cose che potrete fare gratuitamente in città

Abbiamo spesso consigliato di avvalersi delle visite guidate a Napoli, soprattutto se dei posti che visitate volete conoscere proprio tutto. Non mancano però le alternative: proveremo dunque a stilare una lista delle cose da fare a Napoli gratis, dei luoghi da vedere gratuitamente. Vi elencheremo quelli che per noi sono i 10 luoghi più belli da visitare: le 10 cose di cui non potrete fare a meno e che, soprattutto, vi consentiranno di andar via da Napoli soddisfatti senza spendere neanche un euro.

Il tour che immaginiamo di proporvi segue sempre la stessa grande direttrice: quella che vi condurrà prima al centro storico di Napoli e poi via via verso il Lungomare, passando per i luoghi della storia e del mito napoletano. Nel nostro itinerario immaginario pensiamo di condurvi prima a Via Duomo, poi a Spaccanapoli e San Gregorio Armeno, a Piazza San Domenico Maggiore e a Piazzetta Nilo. Passando per Via Benedetto Croce raggiungerete Piazza del Gesù con la Chiesa del Gesù Nuovo e con il Complesso Monumentale di Santa Chiara. A seguire Via Toledo, i Quartieri Spagnoli, Piazza del Plebiscito e il Lungomare.

La foto ritrae Via Duomo, all'altezza del Duomo di Napoli, dall'alto.
La facciata del Duomo di Napoli

Via Duomo

La prima cosa da vedere gratis a Via Duomo è, ovviamente, la Cattedrale di Napoli meglio nota, appunto, come Duomo di Napoli. Inutile dirvi che ne apprezzerete, in pochissimo tempo, la bellezza e soprattutto l’impatto architettonico dovuto a una stratificazione durata qualche centinaio di anni. Insomma, non potete non vederlo (vi basterà solo pensare che è vicino a tutto il resto).

Chiostro dei Santi Marcellino e Festo

Il Chiostro, in origine parte integrante del monastero, si trova a pochissimi passi dal Centro Storico e da San Domenico Maggiore. È un’oasi felice nel bel mezzo della Napoli più turistica: ospita oggi le aule della Federico II ed è spesso centro per i concerti. Ospita, inoltre, il Museo di Paleontologia.

Spaccanapoli

Poco distante da San Marcellino e dal Chiostro dei Santi Marcellino e Festo, proseguendo per Vico Santi Filippo e Giacomo raggiungerete in pochissimo tempo Spaccanapoli e il centro storico. Lo spettacolo che vi si parerà davanti è quello di uno dei luoghi più antichi e importanti di Napoli: il Decumano che collega (e taglia) la città. Da qui potrete raggiungere i principali luoghi di interesse dell’antico centro cittadino: avrete l’imbarazzo della scelta. Siete vicini a San Gregorio Armeno, a Via dei Tribunali e a Piazza del Gesù. Da qui tutto è facilmente raggiungibile: state passeggiando sul Decumano Inferiore che “spacca” in due la città.

In origine Spaccanapoli procedeva da San Domenico Maggiore a Via Duomo: in epoca romana il tracciato fu prolungato, fino a raggiungere Piazza del Gesù. Nel periodo rinascimentale il momento di maggior trasformazione. L’attuale tracciato, però, fu opera di Don Pedro de Toledo che, in una delle più importanti fasi di espansione della città, fece prolungare il decumano fino ai Quartieri Spagnoli.

San Gregorio Armeno

Solo il tentativo di raccontarvi San Gregorio Armeno (e la sua importanza per questa città) rischierebbe di sminuirne oltremodo l’importanza. La strada è ovviamente conosciuta, nel mondo, per essere il principale centro di arte presepiale (tanto da spingere Dolce & Gabbana ad organizzarvi una sfilata) ma, di fatto, è uno dei centri nevralgici del centro storico fin da epoca greca. San Gregorio Armeno era infatti uno stenoporos greco, ovvero un’arteria di collegamento tra Via dei Tribunali e Spaccanapoli a loro volta due vie di collegamento fondamentali per la città di Napoli collegate proprio da San Gregorio Armeno.

San Gregorio Armeno, il cui inizio è fissato nei pressi di Piazza Gaetano, vi mostrerà da subito il Banco del Popolo, Palazzo Settecentesco ormai in evidente stato di abbandono. Mentre scendete verso San Biagio dei Librai apprezzando i presepi napoletani, sulla destra troverete il Chiostro di San Gregorio Armeno e l’omonima Chiesa che non potrete ignorare. Vale davvero la pena vederla.

In fondo, all’incrocio con San Biagio, la Chiesa di San Gennaro all’Olmo, ovvero la chiesa dove fu battezzato Giambattista Vico e, di fronte, la domus Ianuaria ovvero la casa dove nacque San Gennaro.

Piazzetta Nilo

Ora procederete verso San Domenico Maggiore fino a ritrovarvi a Piazzetta Nilo: qui dovrete godervi la bellezza della Statua del Nilo e, soprattutto, la Chiesa di Sant’Angelo a Nilo. Qui troverete ciò difficilmente ci si aspetta: la chiesa è infatti famosa per la presenza del sepolcro di Rainaldo Bracaccio, opera di Donatello.

Vista la Cappella Brancaccio, vi consigliamo una visita doverosa al Complesso di San Domenico Maggiore e, infine, una corsa verso Piazza del Gesù dove vi attendono la Chiesa del Gesù Nuovo e la Basilica di Santa Chiara nell’omonimo complesso (di cui però non riuscirete a vedere tutto gratis).

Chiesa del Gesù Nuovo e Basilica di Santa Chiara

Siamo in uno dei posti più belli della città e non solo per quanta storia possa essere racchiusa in due complessi monumentali così vicini tra loro ma anche perché, di fatto, entrambe le strutture che vi proponiamo altro non sono che l’esempio della stratificazione continua della cultura partenopea. Un racconto esaustivo su entrambe richiederebbe fiumi di lettere e battute. Vi basti pensare che siamo di fronte a due esempi contrapposti di stili: da un lato (Chiesa del Gesù Nuovo) la massima espressione del barocco napoletana, dall’altro (Complesso Monumentale di Santa Chiara) espressione dello stile gotico.

Quartieri Spagnoli

Viste le due basiliche, proseguirete verso Via Toledo e, ancora, verso Piazza Carità. Siete a pochi passi da uno dei quartieri più discussi della città di Napoli. Troppo spesso caratterizzati per ciò che non sono, i Quartieri Spagnoli rappresentano il cuore di Napoli. La loro storia, fin dalla fondazione, non è certo costellata sempre di enormi successi: oggi, però, l’intera area vive un percorso di crescita straordinario grazie alle numerose attività commerciali e ai ristoranti (alcuni tra i migliori di Napoli). Importante anche il percorso intrapreso con l’ormai famosa maglietta, dedicata proprio ai Quartieri Spagnoli.

Piazza del Plebiscito

Se avete resistito al richiamo dei ristoranti dei Quartieri Spagnoli, scendendo vi ritroverete a Piazza del Plebiscito e qui sarete davanti al cuore di Napoli, quel centro dedicato al popolo. Davanti a voi la Basilica Reale Pontificia di San Francesco da Paola, alle vostre spalle il Palazzo Reale di Napoli.

Lungomare di Napoli

Scendete, scendete ancora. Ecco davanti ai vostri occhi il panorama più bello del mondo: il Lungomare di Napoli è una cartolina, reale e viva, di quella parte d’Italia più apprezzata e più pubblicizzata.

E se durante il tour vi venisse fame?

Beh, in questo caso non vi resterebbe che puntare una delle pizzerie partenopee o, in alternativa, uno dei migliori ristoranti del centro storico di Napoli. Nella prima ipotesi vi suggeriamo di non cadere nell’errore che fanno più o meno tutti: Napoli è la patria della pizza ma la pizza non è buona ovunque. Nel secondo, approfittate della nostra lista: non è esaustiva ma, almeno, è tutta fondata sull’esperienza diretta. Proveremo a riempirla, man mano che riusciremo a trovare un po’ di tempo per sederci e godere del meglio della cucina napoletana.