La foto che ritrae il famoso teschio con le orecchie nella Chiesa di Santa Luciella ai Librai a Napoli

La Chiesa di Santa Luciella ai Librai

La Chiesa di Santa Luciella ai Librai, nota anche per il “famoso” teschio con le orecchie, è uno dei gioielli del centro storico di Napoli, peraltro riscoperta in tempi relativamente recenti

La Chiesa di Santa Luciella ai Librai è una piccola chiesa del centro storico di Napoli, situata nell’omonima via, nei pressi della chiesa dei Santi Filippo e Giacomo e alle spalle della chiesa di San Gregorio Armeno.

La chiesa fu fondata poco prima del 1327 da Bartolomeo di Capua, giureconsulto e consigliere politico di Carlo II d’Angiò e di Roberto d’Angiò. Nella Pianta Baratta risalente al 1629 risulta indicata come Cappella dell’Arte dei Molinari o Mulinari (mugnai o lavoratori presso un mulino). Inizialmente dedicata a Santa Lucia, nel 1600 fu dedicata a Santa Luciella, una santa martire venerata in Campania.

La chiesa di Santa Luciella ai Librai fu trasformata in stile barocco nel XVIII secolo. L’interno della chiesa, pur dotato di dipinti e stucchi di pregevole fattura, è ricordato sicuramente per la sua cripta. Si tratta infatti di un cimitero sotterraneo utilizzato fino al XIX secolo. La cripta è ricca di tombe, alcune delle quali risalenti al Medioevo.

L’interno della chiesa di Santa Luciella ai Librai

L’interno della Chiesa di Santa Luciella ai Librai è a navata unica, con un soffitto a volta. Le pareti sono decorate con stucchi e affreschi. L’altare maggiore è dedicato a Santa Luciella. L’altare è sormontato da un dipinto raffigurante la santa. A sinistra dell’altare maggiore si trova una cappella dedicata alla Madonna del Rosario. La cappella è decorata con un affresco raffigurante la Madonna del Rosario. A destra dell’altare maggiore si trova una cappella dedicata a San Nicola di Bari. La cappella è decorata con un affresco raffigurante San Nicola di Bari.

La cripta della chiesa di Santa Luciella ai Librai: un luogo di culto, devozione e misteri

La cripta della chiesa di Santa Luciella ai Librai è un luogo affascinante e misterioso, che racchiude secoli di storia e di cultura. La cripta della chiesa di Santa Luciella ai Librai fu costruita nel XIV secolo, in contemporanea alla chiesa. La cripta era utilizzata per la sepoltura dei confratelli della Corporazione dei Pipernieri, Frabbicatori e Tagliamonti, che proprio a Santa Lucia affidavano la protezione della vista, messa a rischio dal proprio mestiere.

Nel corso dei secoli, la cripta fu ampliata e ristrutturata più volte. Nel XVIII secolo, la cripta fu trasformata in stile barocco, con la creazione di nicchie e altari.

La cripta della chiesa di Santa Luciella ai Librai è aperta al pubblico dal 2003 ed è suddivisa in due piani. Il piano inferiore è il più antico, e risale al XIV secolo. Il piano superiore è il più recente, e risale al XVIII secolo. Le tombe della cripta sono decorate con epitaffi, che raccontano la storia delle persone che vi sono sepolte. Alcune delle tombe sono particolarmente significative, come quella del poeta napoletano Giovan Battista Basile, autore del Pentamerone.

Il Teschio con le orecchie

Una delle tombe più famose della cripta è quella del Teschio con le orecchie. Il teschio è posto in una nicchia, e presenta due piccole cavità che sembrano orecchie. La storia del Teschio con le orecchie è avvolta nel mistero ma secondo una leggenda, il teschio apparteneva a un uomo che era stato condannato a morte per aver mentito. Le orecchie sarebbero apparse dopo la morte, come segno di castigo.

Un’altra leggenda narra che il teschio apparteneva a un santo, che aveva ricevuto l’udito miracoloso. Le orecchie sarebbero apparse come segno della sua santità.