Campi Flegrei, il Piano di Evacuazione
Il Piano nazionale di protezione civile Campi Flegrei (o più semplicemente il piano di evacuazione dei Campi Flegrei) è al centro dell’attenzione di molti cittadini, sempre più in tensione per le continue scosse
Finito in cima alle ricerche sul web, il Piano di Evacuazione dei Campi Flegrei (oggi oggetto di revisione) è al centro delle attenzioni di cittadini e classe politica. Sono infatti tantissime le ricerche su Google per scoprire e capire quale è effettivamente il piano di evacuazione elaborato dalla Protezione Civile nell’ipotesi, funesta, in cui dovesse determinarsi la necessità di intervenire.
Negli ultimi tempi, infatti, i Campi Flegrei sono al centro dell’attenzione mediatica per lo sciame sismico e per l’acuirsi della crisi bradisismica, sebbene continuino (come è ovvio e giusto che sia) ad essere meta di tantissimi turisti grazie al patrimonio storico e ambientale che li caratterizza.
Nel caso in cui fosse attivato il Piano di Evacuazione dei Campi Flegrei, dovremmo considerare come se l’intera area fosse divisa in due distinte zone, una zona rossa e una zona gialla. La zona rossa è l’area per la quale si procederà immediatamente all’evacuazione nell’ipotesi in cui i Campi Flegrei dovessero rappresentare una minaccia reale e concreta. Nella zona rossa rientrano i comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida e Quarto, per intero; parte dei Comuni di Giugliano in Campania, di Marano di Napoli e alcune municipalità del Comune di Napoli.
La zona gialla, invece, è l’area immediatamente esterna alla zona rossa e sarà la seconda ad essere evacuata. L’area comprende i comuni di Villaricca, Calvizzano, Marano di Napoli, Mugnano di Napoli, Melito di Napoli e Casavatore e 24 quartieri del Comune di Napoli.
Durante l’evacuazione, i cittadini dovranno raggiungere le aree di attesa (riportate in blu) per poi essere trasferiti nelle aree di incontro (riportate in verde). Il Piano di Evacuazione dei Campi Flegrei prevede, infine, che dalle aree di incontro si proceda al trasferimento verso le regioni e le province gemellate.
Il Piano di Evacuazione dei Campi Flegrei entra in funzione soltanto a seguito della dichiarazione di allarme. Nella fase cosiddetta di preallarme, i cittadini potranno comunque lasciare autonomamente il territorio verso una sistemazione alternativa ricevendo un contributo dallo stato. Nella fase di allerta vera e propria, invece, tutti dovranno lasciare la zona rossa e possono procedere, in un lasso di tempo massimo di 72 ore, in autonomia o assistiti.
Nelle prime 12 ore è prevista la fase di preparazione. Nelle successive 48 ore è invece prevista la partenza dei cittadini della zona rossa.
Piano di evacuazione dei Campi Flegrei, i livelli di allerta
In relazione allo stato di attività dei Campi Flegrei, il Piano di Evacuazione prevede quattro livelli di allerta definiti in funzione dell’attività del vulcano e della sua pericolosità.
I livelli di allerta previsti dal Piano di Evacuazione dei Campi Flegrei sono quattro:
- Livello verde
- Livello giallo
- Livello arancione
- Livello rosso
Il livello di allerta viene stabilità periodicamente sulla base dei monitoraggi.